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5 novembre 2014

Legni in acquario

Rami e radici in acquario

A grandi linee le radici sono la soluzione migliore nella scelta dei legni che possono essere inseriti in acquario come arredi naturali, sono più resistenti all'acqua ed esteticamente più gradevoli rispetto ai classici legni provenienti dal fusto delle piante. Allo stesso modo i normali rami contengono una maggiore quantità di tannini e quindi hanno un grande valore aggiunto che però è solo temporaneo.
Vorrei ricordare che i tannini (che comunque col tempo spariranno con i cambi se non vengono reintegrati) sono molto importanti soprattutto nelle prime fasi della vita dell'acquario. I tannini sono un efficace ma innocquo antibatterico e fungicida. I legni che rilasciano tannini inoltre spesso rilasciano minerali in traccia e sostanze nutrienti per piante e pesci (e soprattutto detrivori come gamberetti o chiocciole), nel primo periodo se sono legni freschi su di essi si può fornire una patina biancastra su di essi, tutti gli abitanti della vasca ne vanno pazzi e se ne nutriranno avidamente.

Tutte queste caratteristiche devono essere considerate benefiche, per questo motivo i legni non dovrebbero mai essere bolliti o trattati per ridurne i tannini (a meno che queste procedure non siano necessarie per rendere il legno utilizzabile). Il consiglio che posso dare è se possibile di sciaquare soltanto i legni ed utilizzarli in modo naturale.

Attenzione: i tannini rilasciati dai legni possono causare un abbassamento del pH, questo abbassamento dura molto tempo e solitamente viene limitato con i cambi a meno che non si decida di reinserire tannini nell'acquario.

Durata delle radici in natura: una radice di un albero morto dura molto poco se rimane interrata e tende a sgretolarsi facilmente quando viene fatta essiccare (a meno che non sia rimasta immersa nell'acqua). Per questo motivo si può supporre che quando acquistiamo una radice questa provenga da un albero che è stato sradicato quando era ancora vivo e quindi è stato ucciso. Ho utilizzato il termine ucciso appositamente perchè voglio condividere non soltanto informazioni utili per l'acquariofilo, ma anche porre l'accento sulla questione morale soprattutto quando si tratta di deforestazione selvaggia e distruzione di ambienti naturali. Cercherò di raccogliere tutte le informazioni possibili sull'origine dei vari legni per acquario al fine di sconsigliare quelli che vengono raccolti a danno dell'ambiente naturale.

Differenza tra driftwood e bogwood:
Il driftwood è un legno che è rimasto alla mercede degli agenti atmosferici e ha galleggiato in un lago o mare per molto tempo, solitamente non viene considerato sicuro e trall'altro la raccolta è alquanto improponibile: immaginate una grande azienda mandare i suoi dipendenti in spiaggia a cercare i legni portati dalla marea. Possiamo dedurre che il termine driftwood è soltanto una trovata pubblicitaria (ed è un bene che lo sia perchè sarebbe poso sicuro per i nostri pesci se sitrattasse di driftwood originali).
Il bogwood è un legno che è rimasto sommerso in una palude in condizioni anaerobiche ed ha assorbito molte sostanze (spesso tannini ed acidi umici) dalla palude stessa e guadagnando una grande resistenza all'acqua. La raccolta di bogwood è improponibile e costosissima, immaginate le grandi aziende scavare nelle paludi alla ricerca di legni (che trall'altro verrebbero distrutti dalla potenza degli escavatori)
Anche in questo caso quindi il termine Boogwood è soltanto una trovata pubblicitaria, un Boogwood originale avrebbe un valore elevatissimo sia per la difficoltà di raccolta che per le migliori qualità come legno d'acquario.
Dovremmo diffidare da coloro che ci propongono questi legni come originali, molto più probabilmente sono legni raccolti e lavorati dall'uomo qualunque nome gli venga assegnato.

Vorrei inoltre fare una constatazione: abbiamo detto che i legni che ci vengono venduti non sono realmente ne driftwood ne bogwood, sappiamo che un legno che rimane all'aria in ambiente umido marcisce (sottobosco di una foresta), e sappiamo che anche una radice di un albero morto non resiste per molto tempo e deve essere dissotterrata velocemente. Da dove arrivano quindi questi legni? Beh non è difficile intuire che si tratta di piante che provengono da aree disboscate dove i legni vengono raccolti quando sono ancora freschi. Successivamente i legni vengono lavorati: con la sabbiatura si eliminano la corteccia e le impurità, poi vengono mantenuti in acqua per far rilasciare i tannini e successivamente essiccati e venduti (talvolta vengono soltanto sabbiati per poi essere direttamente venduti).

Legni acquistabili in negozio che possiamo utilizzare

Radici di Azalea (cerca con google immagini) che è presente anche nei nostri giardini come pianta ornamentale. L'origine è quasi sempre la Cina, le piante vengono scelte in modo selettivo lungo alcuni fiumi dove (dalle informazioni che ho potuto raccogliere) soltanto alcuni arbusti vengono estirpati.
Radici e legni di Manzanita (cerca con google immagini) se l'origine è certificata perchè potrebbe provenire da ambienti naturali disboscati illegalmente. Questa pianta proviene dal Nord America, la crescita rapida che caratterizza questo arbusto permette la raccolta del legno e delle radici senza che l'ambiente naturale venga devastato. In Italia non è molto utilizzato in ambito acquariofilo (anche se è presente ovunque come pianta da siepe) e potrebbe essere necessario acquistarlo online.



Da non utilizzare: legni la cui raccolta causa danni all'ambiente naturale

Il motivo per cui troverete in questa lista molti dei famosi legni utilizzati in acquariofilia è che i legni utilizzati sono quasi sempre residui della deforestazione, che vengono ottenuti con accordi con le grandi multinazionali che distruggono il nostro pianeta. L'acquisto di questi legni comporta quindi quasi sempre una forma di supporto per coloro che devastano le più importanti foreste mondiali con le conseguenze che ben conosciamo.

Legno di Sumatra (cerca con google immagini).  In Indonesia 30 milioni di ettari di foreste e torbiere sono destinate alla deforestazione selvaggia che causerà un'accelerazione dei cambiamenti climatici e probabilmente l'estinzione di centinaia di specie animali (tra cui l'Orango e la Tigre di Sumatra).
Old Black Wood (cerca con google immagini) venduto anche dalla ditta ADA. Deriva da duri alberi della Malesia che guardacaso è il paese con la maggiore deforestazione al mondo nel periodo dal 2000 al 2012 (fonte: news.mongabay.com: Malaysia has the world's highest deforestation rate).
Legno di Mopani (cerca con google immagini) venduto anche dalla ditta Amtra. Si pensa che la raccolta di questo legno possa essere causa di problemi per l'ambiente in Africa a causa della deforestazione. Inoltre questi alberi hanno una crescita molto lenta e anche se ripiantati necessiterebbero di diversi secoli per tornare alle dimensioni attuali.
Midori Driftwood (cerca con google immagini). Come per il legno di Sumatra e l'Old Black Wood si tratta di legni provenienti da Malesia e Indonesia, ambienti che subiscono una deforestazione selvaggia.
Legno di Manila (cerca con google immagini) venduto anche dalla ditta Amtra. Nelle Filippine la deforestazione delle montagne circostanti sta causando gravi problemi di allagamento. Numerose sono le vite umane spezzate dalle alluvioni, incalcolabili i danni all'ambiente.
Opuwa aquarium root (cerca con google immagini). Opuwo è una città della Namibia famosa per l'esportazione di questi legni che vengono utilizzati a vari scopi, la raccolta avviene in modo devastante per la natura senza alcun progetto di conservazione dell'ambiente.
Guinea wood commercializzato anche dalla ditta Amtra. La Nuova Guinea è a rischio deforestazione e guardacaso la maggiorparte delle concessioni sono state assegnate al più grande esportatore di legname proveniente dalla Malesia.


Per maggiori informazioni sulle piante a rischio estinzione:
Lista dei legni provenienti da piante che sono a rischio estinzione.

Da non utilizzare: legni pericolosi per l'acquario

Secondo l'Epa non si dovrebbe mai bruciare il Driftwood proveniente dal mare in quanto rilascerebbe sostanze tossiche. Non so se questo possa avere un significato in ambito acquariofilo, l'unica certezza che abbiamo è che un legno può assorbire gli idrocarburi che inquinano i mari e quindi potrebbe essere poco sicuro.

Lista dei legni tossici o che possono causare allergie all'uomo, questi legni sono sconsigliabili in acquario a meno che non si abbiano certezze sul fatto che non rilasceranno sostanze tossiche.

Legni raccolti in natura, quali utilizzare e come prepararli

Il primo accorgimento necessario nella raccolta di legni in natura è quella di evitare qualsiasi fonte di potenziali veleni. Bisogna quindi scartare tutti i legni che provengono da strade (soprattutto se trafficate), luoghi dove vengono utilizzati pesticidi o altre sostanze velenose soprattutto se volatili (ad esempio luoghi in cui si pratica la disinfestazione per le zanzare). Una ulteriore accortezza è quella di scortecciare il legno (cosa che va fatta comunque per evitare un eccessivo rilascio di sostanze inquinanti in acquario), con questo sistema si possono eliminare inquinanti che si sono depositati soltanto superficialmente.

Queste informazioni sono prese dal web e non c'è alcuna garanzia sul fatto che siano veritiere, si consiglia di cercare ulteriori fonti e di consultare il Wood Database per verificare che i legni scelti non siano tossici e che abbiano una consistenza sufficiente ad impedirne il veloce degrado in acqua.

Ricordate che un legno o una radice si deteriorano se rimangono esposti all'acqua o all'umidità e nello stesso momento restano a contatto con l'aria (e quindi con l'ossigeno). Il modo migliore per trattare un legno è lasciarlo asciugare al sole o lasciarlo immerso in acqua (dipende dal tipo di legno).


Sono da evitare:
gli alberi con linfa lattiginosa (come il fico)
gli alberi molto aromatici (come l'alloro o l'eucaliptus)
gli alberi con resine molto aromatiche (le conifere come il pino)

nota bene:
alcune piante che sono sconsigliate possono essere utilizzate in determinate situazioni, ad esempio per il pino (ed immagino anche le altre conifere) si ritiene che sia sufficiente immergerlo per almeno 8 mesi dopo averlo fatto essiccare. Ho anche letto che l'eucaliptus può essere utilizzato dopo alcuni anni di essiccatura. Insomma probabilmente con certe accortezze la lista delle piante utilizzabili può ingrandirsi notevolmente.

Lista di piante i cui legni sono potenzialmente utilizzabili in acquario:

Querce
Castagno
Tasso
Acero
Frassino
Olmo
Noce
Faggio



Link utili e bibliografia

Tool di google per visualizzare la deforestazione nel mondo
Powered by Google, high resolution forest map reveals massive deforestation worldwide

Lista dei legni e delle loro caratteristiche
Wood Database

Informazioni sui legni utilizzati in acquario
Bogwood - The Aquarium Wiki