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15 gennaio 2015

Anentome helena alias lumaca killer

Anentome helena


Classe: Gasteropoda
Famiglia: Buccinoidea
Nome: Anentome helena (Meder in Philippi, 1847)
Origine: sud-est asiatico
Dimensioni : 15mm – 22mm
Descrizione: Gasteropode carnivoro d’acqua dolce

Introduzione sulla specie Anentome helena


Splendido gasteropode carnivoro che si è avoluto in modo atipico rispetto alle altre chiocciole dulciacquee. Il punto fondamentale della sua evoluzione è incentrato proprio sulla sua alimentazione... essendo carnivoro la quantità di cibo disponibile in natura è sicuramente minore di quello disponibile per le chiocciole detrivore, questo ha creato un equilibrio particolare dove gli adulti depongono poche uova (da 1 a 3 per volta) in quanto non vi sarebbe sufficiente cibo per tanti piccoli. Allo stesso tempo se la popolazione è molto ridotta dovrà adottare sistemi più adatti ad evitare di essere predata, infatti questa chiocciola è solita sotterrarsi soprattutto nelle fasi giovanili per nascondersi dai predatori.

Si legge su internet che preferisce ambienti con sabbia molto fine o con un fondo melmoso, mentre non ama particolarmente la ghiaia. Potremmo riformulare questa affermazione dicendo che laddove Anentome helena non riesce a nascondersi nel fondo (a causa della conformazione del fondo stesso) i predatori ne limitano (o ne impediscono) la proliferazione.

Come al solito ignoranza vuole che tali sapientoni definiscano infestanti le altre chiocciole acquatiche e consiglino le Anetome helena come soluzione proprio per la loro fama di mangialumache non infestanti. Innanzitutto bisogna dire che non esistono lumache infestanti (per approfondire leggi l'articolo sul mito delle lumache infestanti) bensì si tratta di errori dell'acquariofilo nella gestione dell'acquario; ma soprattutto bisogna dire che nella maggiorparte degli acquari è consigliabile l'utilizzo di chiocciole detrivore e quindi le Anetome helena sarebbero dannose per l'equilibrio dell'acquario. Ciò non toglie che queste splendide chiocciole carnivore siano molto belle e con un comportamento tanto caratteristico da meritare di essere osservate attentamente. Io personalmente ho deciso di dedicare loro uno spazio dove allevarle ma eviterò di metterle nei miei acquari dove le altre chiocciole svolgono un lavoro fondamentale al quale non posso rinunciare.

Anetome helena e le caridine


Molto spesso le Anetome helena vengono utilizzate negli acquari dedicati ai gamberetti (quelli che conosciamo con il termine caridine) perchè poco infestanti e quindi non sono grandi competitori alimentari dei gamberetti. Una tematica molto controversa sulla quale non si trovano molte informazioni è se le lumache killer possano predare le caridine. Io ho sempre pensato che questo possa accadere, e nel corso degli anni ho raccolto qualche testimonianza di amici e conoscenti su questo evento raro ma non impossibile. In particolar modo sembra che questa predazione sia favorita quando la chiocciola scendendo dal vetro si ritrova direttamente sopra una caridina.

Ora, al di là del fatto che qualcuno nega a priori questa possibilità soltanto perchè "tizio" ha detto che è impossibile (neanche fosse "tizio" un biologo famoso) non mi sembra una ragione valida. Quando determinati eventi sono cosi rari e magari avvengono anche in orari particolari come la notte non è facile testimoniarli, questo non vuol dire che a priori siano impossibili. Quello che vorrei dire io è che quando abbiamo una predazione rara, anche qualora questa possa comportare la perdita di un 1% di esemplari, non è per niente nociva anzi. Questo rafforzerà la genetica delle caridine con la perdita naturale degli esemplari più deboli.

Valori adatti all'allevamento di Anetome helena


Come per le altre chiocciole è necessaria un'acqua con un pH alcalino (indicativamente tra 7 e 8) e la presenza di sali minerali sufficienti per la costruzione del guscio, quindi un GH di almeno 6-8 punti o superiore. Consiglio di integrare la loro dieta inserendo in vasca un pezzetto di osso di seppia sbriciolato se il GH non è sufficiente o se notiamo il guscio deteriorato per carenza di sali minerali.
La temperatura ideale è di circa 18/30°C e come per le altre chiocciole questa influenza il metabolismo. A temperature troppo basse la vita delle chiocciole rallenta, quindi vivono di più e raggiungono dimensioni maggiori, anche se molto più lentamente. A temperature più alte la loro vita si velocizza e vivono per un periodo di tempo più breve, raggiungendo dimensioni più piccole.

Alimentazione di Anetome helena


 Come già detto le Anetome helena sono carnivore e preferiscono predare le altre chiocciole, ma è possibile fornire loro anche altro cibo purchè sia molto proteico. Non disdegnano il cibo per pesci anche se non sempre è adatto a loro, necessitano di una alimentazione proteica che può comprendere carne, pesce, gamberi ed altro ancora. Io preferisco dar loro carne bianca (scarti di pollo o di pesce) o piccole chiocciole (talvolta anche quelle terrestri), soltanto per loro ho allestito un allevamento di Planorbarius in modo da avere sempre del cibo vivo da fornire per integrare la dieta con qualcosa di più naturale possibile.

In acquario si nutriranno anche di organismi morti o troppo deboli per fuggire da questi lenti ma micidiali predatori, il loro contributo alla pulizia dell'acquario sarà comunque molto limitato e poco influente. Inoltre bisogna ricordare che le Anetome helena non hanno la radula e quindi non possono raschiare le alghe, il loro unico modo di nutrirsi è quello di aspirare il cibo con una sorta di proboscide retrattile che è munita di tre piccoli denti.

La cattura delle altre chiocciole sembra essere fatta tramite l'utilizzo di sostanze paralizzanti ma non si hanno dati certi in merito, qualora le chiocciole siano molto grandi diversi esemplari di Anetome helena si uniscono al banchetto. Sul web sono riportate diverse testimonianze di convivenza della Anetome helena con alcune grandi chiocciole, ma il rischio di predazione c'è sempre quindi non mettete chiocciole a cui tenete assieme alle Anetome helena.

Riproduzione di Anetome helena


Anetome helena ha i sessi separati quindi bisogna avere almeno un maschio ed una femmina per ottenere la riproduzione, è consigliabile acquistare un gruppetto di 6-8 esemplari se si vuole tentare la riproduzione. Depongono capsule ovigere con un diametro di circa 2 mm e di forma vagamente quadrata che contengono un singolo uovo (raramente 2-3 uova) i cui tempi di schiusa vanno dalle 2 alle 5 settimane a seconda della temperatura. I piccoli nati sono lunghi circa 1 mm e sono semitrasparenti, non verranno predati dai genitori e rimarranno nascosti nel fondo per molto tempo, impiegando sei mesi per raggiungere una dimensione di 7-8 mm (ma questo come già detto dipende anche dalla temperatura, oltre che dalla qualità dell'acqua e del nutrimento).

Perchè acquistare Anetome helena nei negozi è immorale


Come abbiamo già detto la riproduzione di Anetome helena è lenta e pochi esemplari vedono la luce, questo ci porta a vedere una semplice verità: la riproduzione da parte di grandi allevatori è costosa e poco efficiente. Questo è uno dei motivi per cui spesso (nel migliore dei casi) queste chiocciole vengono catturate in natura con il conseguente danneggiamento degli equilibri naturali (ricordiamoci che quando gli animali vengono raccolti in natura per la grande distribuzione non parliamo di piccoli numeri... anzi!!!). Ma l'aspetto più brutto è che allevatori senza scrupoli liberano queste chiocciole in ambienti naturali dove non sono presenti per poi raccoglierle agevolmente, lascio immaginare a voi i danni ambientali che questo comporta.

Se proprio volete qualche esemplare di Anetome helena, cercatelo da chi sicuramente lo ha riprodotto, anche guardando i forum per gli annunci di altri acquariofili.

Bibliografia