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30 ottobre 2014

Moina

Moina è un crostaceo appartenente alla famiglia Moinidae (ordine dei Cladocera come la Daphnia). Di fatto le specie appartenenti alla famiglia Moinidae sono molto simili alle Daphnia ma più piccole (circa 1-1.5 mm per le femmine adulte e 0.5 mm per i maschi).

Moina micrura
foto di Haney, J.F. et al. "An-Image-based Key to the Zooplankton of North America"
University of New Hampshire Center for Freshwater Biology <cfb.unh.edu>


Le dimensioni molto limitate della Moina la rendono un ottimo cibo vivo per piccoli pesci, ma anche per avannotti. Inoltre rispetto alla Daphnia è possibile ottenere una concentrazione decisamente maggiore di esemplari per litro (5000 Moina/litro rispetto a 500 Daphnia/litro). La raccolta può avvenire sifonando dal fondo se si raccolgono in pieno giorno, mentre al buio è possibile illuminare con una torcia (puntata da sopra verso l'esterno) un angolo del contenitore ed aspettare 1-2 minuti che esse vengano attirate in superficie.

Moina attirate dalla luce
Moina attirate dalla luce


Condizioni di vita di Moina sp.


Moina vive in bacini idrici con corrente ridotta o inesistente (soprattutto paludi, stagni, laghi, fossi) dove il materiale organico in decomposizione forma un alimento particellato che finisce in sospensione (o che alimenta alghe verdi unicellulari, conosciute comunemente come fitoplancton).
Essendo capace di sintetizzare emoglobina la Moina non è in alcun modo legata alla quantità di Ossigeno in acqua, inoltre è anche molto resistente alle variazioni di temperatura sopportando una temperatura che va da 5°C a 31°C (in natura un bacino d'acqua non scende mai sotto i 4°C ad eccezione della eventuale superficie ghiacciata). La temperatura ideale è tra i 24 e i 31°C, il pH dovrebbe essere tra 7 e 8 (KH almeno 4 per evitare variazioni) e il GH non deve essere eccessivamente basso, idealmente GH 8-12.

L'illuminazione è utile per la formazione di microfauna di cui Moina sp. si nutre, la luce diretta del sole non è consigliabile ma non è un problema se non fa salire la temperatura sopra i 31°C (meglio comunque limitare l'esposizione diretta a massimo un paio d'ore nei mesi non estivi).

In caso di temperature troppo estreme o di condizioni biologiche di non sopravvivenza Moina sp. produce degli esemplari maschi, con i quali si accoppia per deporre le uova. In questo caso la coltura tende a collassare ma basterà attendere una situazione migliore (o cercare di riprodurre condizioni migliori) per farla ripartire. Eventualmente è anche possibile far asciugare la coltura e raccogliere il fondo che conterrà molte uova. Quando le condizioni sono ideali invece esemplari maschi non vengono prodotti e le femmine fanno nascere nuove femmine, in questo caso la coltura prolifera velocemente.

Una mia impressione è che le variazioni di durezza dell'acqua possano causare il collasso della coltura in quanto ricreano quella situazione in cui le pozze si asciugano. In questi casi la Moina deve produrre le uova per sopravvivere in caso di siccità. Bisogna per questo motivo fare attenzione al GH delle colture che non deve aumentare troppo velocemente.

Moina è estremamente sensibile ai pesticidi, ai metalli (ad esempio, rame e zinco), ai detergenti o candeggianti e altri materiali tossici. Per questo motivo bisogna fare molta attenzione ai materiali che utilizziamo, soprattutto io consiglio di lasciar riposare l'acqua di rubinetto (se le caratteristiche sono adatte) per almeno 7 giorni rispetto ai 2-3 che normalmente vengono consigliati.

Inoltre bisogna fare attenzione agli strumenti ed ai contenitori utilizzati che dovrebbero essere sterilizzati spesso evitando l'utilizzo degli stessi per altre colture o per l'acquario. Questo per evitare di inserire nella coltura dei predatori di Moina che a volte giungono involontariamente ma possono comportare una strage. Per lo stesso motivo meglio non utilizzare acqua dei cambi o presa da vasche esterne.

Nemici della Moina, i predatori


Il peggior nemico della Moina è l'Hydra che con i suoi tentacoli può far strage di piccoli esemplari di Moina e colonizzare tutte le superfici verticali (difficilmente le troviamo sul fondo). Con contenitori trasparenti o semi-trasparenti è possibile controllare le pareti e tentare la rimozione delle Hydra, se questo non fosse possibile è necessario riavviare la coltura e sterilizzare il contenitore. La rimozione manuale può essere fatta con una siringa alla quale viene applicato un tubo per areatori per prolungarla, bisogna fare molta attenzione perchè l'Hydra al minimo sentore di pericolo si ritrarrà su se stessa diventando quasi invisibile.
Se non si riesce ad affrontare il problema con la rimozione manuale sarà necessario eliminare la coltura (utilizzandola per nutrire i vostri pesci) e farne ripartire una nuova dopo aver sterilizzato contenitori e strumentazione.

Per chi volesse intraprendere la coltura in casa di Moina consiglio di fare ricerche di immagini e video delle Hydra finchè non si avrà una buona conoscenza di questo splendido ma spietato predatore, dovete saperlo riconoscere se non volete trovarvi ad affrontare un nemico invisibile.

Clicca Hydra viridis acquario per cercare con google immagini oppure visualizza il video qui sotto:



 

Altri predatori più facili da riconoscere sono scarabei o larve di libellula che sono sicuramente di grandi dimensioni e facilmente riconoscibili, anche le planarie potrebbero essere nocive ma non ho trovato informazioni in merito.


Le colture di Moina sono spesso accidentalmente contaminate con rotiferi, in particolare Brachionus e Conochilus che possono essere nocivi in quanto ostaconalo il movimento e l'alimentazione delle Moina. Ci sono diversi rimedi come la filtrazione o l'esposizione a temperature elevate o riducendo drasticamente i livelli di ossigeno (quest'ultimo mi sembra migliore).

Alimentazione di Moina sp. nelle colture indoor


Per allevare la Moina in casa bisogna studiare una alimentazione efficace che sia semplice da ottenere e nello stesso tempo garantisca una crescita veloce. Esistono tante soluzioni, ognuno ha la sua ricetta e non voglio fare un elenco di tutte le possibili soluzioni, mi limiterò a dare alcune indicazioni e a segnalare a fondo pagina una serie di link dove raccogliere informazioni in merito.

Fitoplancton: probabilmente è la soluzione migliore perchè non è molto inquinante ed è facilmente partizionabile, inoltre è uno segli alimenti migliori per molte altre colture e anche per l'allevamento di avannotti piccolissimi. Le problematiche del Fitoplancton sono legate alla gestione: deve essere fertilizzato (cosa che probabilmente sarà molto semplice per chi ha un acquario di piante che viene fertilizzato) e necessita di un impianto di illuminazione ed un ossigenatore. Forse un giorno inizierò questa avventura ma al momento preferisco ridurre la tecnologia e la gestione, studiando soluzioni alternative e quanto più possibile semplici come gestione.
Il dosaggio è molto semplice, si somministra e si attende che l'acqua torni trasparente. Molte persone non diluiscono il Fitoplancton nella coltura ma utilizzano Fitoplancton non diluito per far partire una nuova coltura, quando questa diventa trasparente utilizzano parte delle moine per una nuova coltura e il resto per alimentare i pesci.

Lievito di birra: questo alimento non può mancare, è facile da gestire e bisogna fare soltanto attenzione a non dosarne troppo, ecco la procedura per utilizzarlo:
  • Preparare 1 litro di acqua con gli stessi valori della coltura e metterlo in frigorifero per 1 ora o più.
  • Inserire circa 6 grammi (1 quarto di cubetto) di lievito di birra non invecchiato e agitare moderatamente fino a quando il lievito è completamente sciolto.
  • Rimettere in frigorifero la bottiglia, fare attenzione a mantenere sempre al fresco il lievito e la soluzione
  • Conservare in frigorifero per massimo 7 giorni dopo di che preparare una nuova soluzione.
  • Versare in un contenitore pulito la quantità giornaliera necessaria (io utilizzo un bicchiere in vetro che sciacquo dopo l'utilizzo con acqua di rubinetto e poi lascio asciugare all'aria).
  • Lasciare all'aria aperta e dosare con una siringa pulita che verrà utilizzata soltanto per questa procedura.
  • Per una coltura molto popolata il dosaggio è di 3.5 ml per litro di coltura.
  • Per colture meno popolate dosare 1/4 o 1/2 di 3.5 ml per litro di coltura e magari dividere il dosaggio in 2 sessioni da somministrare mattina e pomeriggio.
  • Attenzione a non overdosare, può causare il collasso della coltura (in caso di errore diluire la coltura con acqua pulita che abbia gli stessi valori della coltura).


Infuso vegetale: si può utilizzare l'erba medica o anche il fieno per i conigli con le quali fare una sorta di tè, probabilmente vanno bene anche altri vegetali ma vista la semplicità di reperimento non ho voluto cercarne altri. Il dosaggio è difficile da calcolare in grammi preferisco fare ad occhio: prendo l'equivalente di fieno che se appallottolato ha la dimensione di una noce e lo faccio bollire in microonde in un bicchiere con acqua di osmosi, mezzo bicchiere va bene per circa 10 litri di coltura. Utilizzo l'acqua di osmosi perchè devo bollire e voglio evitare di far precipitare sostanze che potrebbero attivare la nascita di esemplari maschi di Moina con un conseguente collasso della coltura.

L'infuso di fieno per conigli che utilizzo non è molto inquinante quindi si può dosare in quantità maggiori senza grossi problemi anche se non penso sia necessario, inoltre è possibile prepararne in quantità maggiori e conservarlo in contenitori puliti se si vuole risparmiare tempo.

Sicuramente va bene anche l'acqua di cottura che si ottiene da molte delle verdure che normalmente bolliamo in cucina (cicoria, indivia, spinaci), se volete fare un test potete procedere in questo modo:
  • Assicurarsi che le verdure non siano state trattate con pesticidi o altre sostanze tossiche.
  • Utilizzare per la cottura contenitori ben lavati che non contengano residui di sapone.
  • Bollire diverse verdure (stesso peso per ogni verdura) e mettere da parte l'acqua di cottura.
  • Quando bolliamo verdure per noi aggiungiamo il sale, questo non va bene per la Moina. Se non utilizziamo il sale potremmo utilizzare l'acqua di cottura.
  • Preparare diverse colture di Moina in contenitori da 1 litro (uno per ogni tipo di verdura da provare).
  • Alimentare ogni coltura con un differente liquido di cottura.
  • Alimentare  anche con soluzione di lievito di birra (leggi sopra per preparazione e dosaggio).
  • Valutare i risultati dopo 5-7-10-15 giorni.
Infuso di cereali: è una soluzione molto nutriente ma eccessivamente inquinante, teoricamente fa parte della mia ricetta ma al momento lo ho escluso perchè non voglio rischiare di uccidere una coltura di Moina. In futuro proverò una coltura di test. La preparazione prevede di bollire una piccola quantità (circa un cucchiaino) in un litro d'acqua d'osmosi, filtrare per togliere il residuo e dosare giornalmente in piccole quantità. La soluzione ottenuta deve essere conservata al fresco per evitare una eccessiva esplosione batterica e probabilmente deve essere consumata in 24h. La procedura necessita di alcuni test per essere migliorata.

La mia migliore ricetta attuale (verrà aggiornata se cambio ricetta):
3.5 ml di soluzionedi acqua e lievito di birra per ogni litro di coltura (leggi sopra i dettagli per colture poco popolate
10 ml  di infuso di acqua d'osmosi e fieno per conigli (fatto bollire 1-2 volte per estrarre il massimo di nutrienti) per ogni litro di coltura

Contenitori per la coltura di Moina sp.


Non mi piacciono molto i contenitori in vetro e anche se la loro perfetta trasparenza sarebbe sicuramente utile preferisco evitare contenitori che possono rompersi.

Contenitore per mozzarelle da un litro con Moina
Contenitore per mozzarelle da un litro con Moina


Per quello che riguarda la proporzione tra le varie dimensioni bisogna cercare di mantenere contenitori con una buona superficie di contatto con l'aria quindi eviterei le bottiglie (ma questa cosa necessita di qualche test). Ecco una lista di contenitori che reputo utili:
  • Contenitori da un litro (quelli utilizzati per le mozzarelle sono ottimi, vanno soltanto sciacquati con acqua di rubinetto dopo averli svuotati dalle mozzarelle).
  • Contenitori in plastica ad uso domestico da 5 o 10 litri che devono avere un elevato grado di trasparenza per permettere un miglior controllo.
  •  Contenitori di maggiori dimensioni sono ugualmente utilizzabili ma poco pratici se devono essere spostati quando sono pieni. Contenitori da 50 litri sono più adatti alla coltura esterna.
Contenitori di maggiori dimensioni sono scomodi e troppo grandi per l'allevamento in casa, inoltre è meglio utilizzare tanti contenitori con meno litri per evitare il collasso di una coltura (almeno 2-3 contenitori).

Se avete bisogno di una piccola dose giornaliera 10 contenitori da 1 litro potrebbero essere un'ottima soluzione, mantenendone 7-8 sempre con colture attive. Altrimenti 2-3 (o più) contenitori da 10 litri sono necessari se si vuole avere una produzione maggiore (anche con contenitori grandi è sempre utile averne un paio da un litro da utilizzare per preparare nuove colture in caso di reset di quelle nei 10 litri).

Contenitori da 10 litri con coltura di Moina
Contenitori da 10 litri con coltura di Moina


Pulizia dei contenitori: è sempre bene avere qualche contenitore in più di cui almeno uno non utilizzato da pulire e disinfettare per sostituire colture vecchie con delle nuove. Ogni coltura andrebbe resettata ogni 60 giorni massimo facendo attenzione ad utilizzare una coltura di partenza non infettata dalle Hydra o altri organismi. I contenitori da un litro sono ottimi per creare colture di partenza che poi possono essere trasferite in contenitori più grandi (o in più contenitori da 1 litro) perchè ci permettono di controllarle ed essere sicuri che siano non contaminate. I contenitori che svuotiamo devono essere puliti e lasciati asciugare (possibilmente al sole); per la pulizia possiamo utilizzare semplice acqua di rubinetto o meglio una soluzione al 30% di acido muriatico (in 70% di acqua di rubinetto).

Allo stesso modo è utile pulire gli strumenti che utilizziamo per gestire le colture (siringhe o altro), questi strumenti dovrebbero essere dedicati alle sole colture di Moina e non entrare in contatto con altre colture o con l'acqua dell'acquario.

Allestimento di una coltura di Moina sp.


L'acqua come già detto deve essere con le seguenti caratteristiche:
pH 7-8
GH 8-12 (ottimale, ma possiamo avere anche valori diversi evitando un GH elevatissimo)
KH 4 o più

Meglio non avere valori troppo bassi di KH perchè in caso di sovradosaggio dell'alimentazione potrebbe essere necessario diluire velocemente la coltura, in questo caso se avessimo a disposizione soltanto acqua di osmosi rischieremmo di avere un KH basso e quindi oscillazioni di pH. Un KH tra 6 e 8 è ideale.

L'acqua non deve provenire da luoghi dove possono essere presenti Hydra o altri possibili predatori

Nel contenitore è bene aggiungere alcune chiocciole (io preferisco le planorbarius) che hanno la duplice funzione di mangiare eventuali detriti e di rilasciare con le feci dei batteri (che vengono utilizzati durante la digestione) che saranno un ulteriore alimento per le Moina.

Nei contenitori si può aggiungere un pò di fieno per conigli (in piccole quantità) che deteriorandosi fornirà cibo per le Moina e le chiocciole.

Molti consigliano di inserire un areatore (solo il tubicino senza la porosa) ma non è necessario e sinceramente lo reputo soltanto una seccatura.

Somministrazione di Moina


Somministrazione per gli avannotti

La Moina può sostituire l'artemia nelle prime fasi di vita dei piccoli pesci, bisogna però fare alcune considerazioni:
Moina inserita nella vasca degli avannotti aiuta a pulire l'acqua nutrendosi degli scarti alimentari che andrebbero ad inquinare l'acqua
Moina inserita nella vasca degli avannotti può costituire un concorrente alimentare
Moina inserita nella vasca degli avannotti almeno 3-4 giorni prima si riprodurrà in modo costante garantendo la presenza di piccolissime Moina di dimensioni uguali o inferiori a 0.2-0.3 mm

Detto ciò penso che se la vasca dove accresceremo i nostri avannotti è molto ben popolata di fitoplancton e piccoli organissmi sarà utile inserire le Moina soltanto quando queste costituiranno un valido alimento, mentre se partiamo da una vasca prima di vita e saremo costretti a iniziare con prodotti come uovo sodo o altre sostanze potenzialmente inquinanti sarà bane inserire le Moina da subito.

Somministrazione per pesci adulti

Raccogliere la quantità di Moina necessaria per le successive 24 ore la sera prima della somministrazione ed isolarle in uno o più contenitori e fornire una alimentazione specifica per modificare leggermente i valori nutrizionali delle Moina. Le Moina nutrendosi di questo cibo diventeranno come delle caramelle ripiene per i vostri pesci.

Ecco alcune alimentazioni dell'ultimo momento:

  • sangue
  • spremuta di aglio
  • decotto di verdure o varie spezie
  • spirulina
  • decotto di paprica (bollire 10g in 1 litro per 15 minuti)

note:
non tutte sono state provate, questo elenco sarà utile anche a me per provare varie combinazioni
alcune possono essere utilizzate come soluzioni alternative per l'alimentazione della Moina

Esperienze sull'allevamento


Tutta la parte relativa alla mia prima esperienza è stata spostata in questa pagina:
Allevamento della Moina, prima esperienza


Bibliografia e link utili per approfondire l'argomento:


Culture Techniques of Moina : The Ideal Daphnia for Feeding Freshwater Fish Fry

The Skeptical Aquarist about Daphnia and Bosmina and Moina species