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11 novembre 2014

Parameci ed altri infusori



nota: non avendo ancora esperienze significative, questo articolo resterà per il momento una raccolta di informazioni prese dal web e di ipotesi personali, come al solito segnalerò tutte le fonti da cui prendo spunto o articoli interessanti per approfondire.

Prima di tutto vediamo alcune definizioni "molto semplificate" dei Parameci che ci aiuteranno a capire di cosa stiamo parlando e come possiamo allevarli.

I Parameci sono protozoi ciliati unicellulari altamente complessi che appartengono al regno dei Protisti (detti Protisti infusori).

I Parameci sono organismi eterotrofi, ovvero non sono in grado di nutrirsi utilizzando sostanze inorganiche, di conseguenza dovranno nutrirsi di altri organismi più piccoli. Nel nostro caso si nutriranno di batteri o alghe unicellulari di dimensioni minori di 12μm (millesimi di millimetro).
I Parameci sono organismi ciliati, ovvero sono muniti di ciglia che vengono utilizzate per il movimento e per nutrirsi (portando il cibo alla bocca cellulare)


Il termine infusori (ormai non più utilizzato e quindi improprio) indica una serie di organismi acquatici anche molto differenti tra loro che come ad esempio che vivono in acque dolci stagnanti. Il termine infusori deriva dalla caratteristica di queste acque che sono spesso un infuso di varie erbe. Ecco alcuni infusori che possono essere di nostro interesse (di cui rotiferi e parameci sono i più nutrienti):
  • Alghe (Volvox)
  • Amebe
  • Euglena
  • Paramecium
  • Rotiferi
  • Stentor
  • Vorticella

Poichè la maggiorparte di noi non si diletta con il microscopio quando cerchiamo di ottenere certe colture non sappiamo bene quali specie vivono in esse, per questo motivo spesso si cerca  di avere delle colture di "infusori" senza la pretesa di conoscere le specie allevate. Qualche volta avremo maggiori certezze sulla presenza di Parameci o di altri organismi come popolazione predominante nella nostra coltura.

Il termine infusori ci viene inoltre incontro perchè fornisce delle nozioni semplificate su quello che potrebbe essere un semplice alimento da fornire ai nostri organismi, ovvero un infuso vegetale.

Paramecium bursaria
Paramecium bursaria
foto di  Proyecto Agua https://flic.kr/p/6wa1vo

Contenitori da utilizzare e allestimento della coltura.

ATTENZIONE: In realtà tutte le colture hanno come scopo quello di fornire nutrimento ai batteri che poi verranno mangiati dai Parameci. Se questo nutrimento è eccessivo può causare il totale consumo di ossigeno e la morte dei Parameci.

I soliti contenitori da 1 litro delle mozzarelle sono una soluzione semplice ed economica a patto che siano quelli molto trasparenti. Altrimenti meglio cercare contenitori di vetro per avere il massimo di trasparenza e capire cosa avviene nella nostra coltura (una boccia in vetro da 1-1.5 litri va bene, cercheremo di avere dimensioni che non ci complicano la vita per la gestione). Alcuni allevatori preferiscono contenitori da 10 litri o più, probabilmente questo diventa necessario per grandi quantità, inoltre penso che sia possibile soltanto dopo aver fatto esperienza con contenitori più piccoli che possono essere facilmente osservati.

L'acqua come al solito deve essere priva di cloro, teoricamente va bene l'acqua che scartiamo dai cambi ma soltanto se le nostre colture sono ancora in fase di test in quanto avremo il vantaggio di inserire altri infusori nella coltura prendendoli direttamente ddall'acquario quando effettiamo il cambio. Se invece abbiamo delle colture un pò più selezionate (quindi alleviamo una specie precisa di infusori o parameci) potrebbe essere svantaggioso inserire altre specie che potrebbero entrare in concorrenza.

Un set di pipette pulite (o di siringhe) sarà necessario per prelevare infusori per nutrire i pesci o per avviare nuove colture, la pulizia (anche quella dei contenitori per le nuove colture) è necessaria per evitare altri organismi che potrebbero essere concorrenti alimentari o peggio predatori. La pulizia di materiale già utilizzato può essere eventualmente effettuata con acido muriatico al 30% (ovvero diluito con 70% di acqua).

La posizione deve essere illuminata ma mai al sole diretto, inoltre il contenitore deve prendere aria (si può utilizzare del tessutonontessuto per chiudere il contenitore lasciando filtrare l'aria)

Trovare uno starter di Parameci o Infusori


acqua stagnante in natura
acqua del nostro acquario (ideale sarebbe, se qualcuno utilizza negli acquari d'acqua dolce una sump a lento scorrimento, prelevare un pò di acqua vicino ad i cannolicchi)
starter di altri allevatori
vaso o sottovaso con acqua piovana stagnante e non eccessivamente limpida

Alcune note sulle colture


Quando il materiale vegetale comincia a decadere, batteri apparire inizialmente, poi i protozoi saranno rapidamente aumentare di numero in quanto si nutrono di batteri
Se la cultura infusori è vigorosamente aerato, l'odore sarà ridotto al minimo
Un mezzo efficace per concentrare la cultura prima della raccolta è quello di spegnere l'aeratore, quindi posizionare una piccola lampada posto accanto al contenitore di coltura e lasciare riposare la coltura. Entro 15 minuti gli infusori inizieranno a formare nubi scintillanti vicino alla luce o a formare uno strato biancastro appena sotto la superficie
Una quantità eccessiva di cibo porta al totale consumo dell'ossigeno.

Paramecium trichium
Paramecium trichium
foto di  Proyecto Agua https://flic.kr/p/78oT52

Alimentazione di Parameci o Infusori (ricette prese dal web)


Una temperatura costante di 28°C un pH leggermente superiore a 7 e del materiale vegetale in decomposizione per circa 4 giorni. Come starter è possibile prendere acqua del proprio acquario (purchè non vi siano stati inseriti medicinali recentemente), un ottimo sistema è quello di spremere la spugna del filtro per ottenerlo. Quando la coltura sarà matura dovrebbe essere leggermente opaca ma non eccessivamente, non tendente al lattiginoso e con un odore non troppo forte (che è classico della fermentazione batterica).
Un eccesso di sostanze nutrienti e una carenza di Ossigeno possono favorire la fermentazione batterica a scapito della proliferazione degli infusori. Come nutriente per i batteri necessari per alimentare gli infusori si può utilizzare della lattuga che deve essere fatta essiccare all'aria e triturata; ma ci sono tanti nutrienti che possono essere utilizzati compreso il lievito.
(fonte http://fish-etc.com/knowledge/infusoria-invisible-food-for-invisible-fish)

Buccia di mais. Conservare delle bucce di mais in frigorifero da inserire quando quelle utilizzate marciscono.
(fonte http://debunix.net/fish/JacksLiveFoodCultures.html)

Lattuga, pellet di erba medica, vegetazione bollita. Se l'acquariofilo si propone di mantenere la cultura per un periodo prolungato, ogni 3 - 4 giorni si deve aspirare il materiale organico "scaduto", che si deposita sul fondo e scartarlo, poi sostituirlo con nuova alimentazione.
(fonte http://fins.actwin.com/mirror/live-food.html#infusoria)

Infuso di fieno bollito. Eventualmente altri vegetali possono essere utilizzati, in particolare viene citato il cavolo navone che deve essere tagliato in cubetti da 1 cm di lato e fatto seccare vicino ad un termosifone o al sole (questi cubetti possono durare fino a 2 anni se mantenuti in luogo asciutto).
(fonte http://www.stelledegliiblei.it/colture2.html)

2-3 gocce di latte in 100-200 ml di acqua, lasciar riposare finchè non diventa trasparente e poi aggiungere altre 1-2 gocce di latte. Di tanto in tanto aggiungere qualche goccia di latte per rinnovare il nutrimento.
(fonte http://www.stelledegliiblei.it/colture4.html)

Una piccola manciata di lattuga tritata o fieno tritato e acqua prelevata da un vecchio acquario. La cultura dovrebbe diventare opaca in un giorno o un paio di giorni, a questo punto inoculare nuovamente un po d'acqua dell'acquario. Quando l'acqua diventa trasparente sarà possibile vedere gli infusori con l'utilizzo di una torcia.
(fonte http://www.livefoodcultures.com/microcultures.html#infusoria)

Far bollire 15-20 chicchi di grano crudo (lo trovate fra i sementi per animali o in alcuni negozi) finché il guscio si rompe e continuare a bollire per 15 minuti. Metterli con acqua e quando la temperatura è scesa alla temperatura ambiente aggiungere 1/4 di cucchiaino di lievito di birra in un litro d'acqua e conservare in luogo illuminato (senza luce diretta del sole) coprendo il contenitore senza impedire l'ingresso dell'aria. Inserire uno starter di Parameci ed attendere 2-3 settimane prima di utilizzarlo, dopo altre 2-3 settimane lo starter deve essere riavviato.
(fonte http://www.livefoodcultures.com/microcultures.html#paramecium)

Far bollire 10-12 chicchi di grano crudo (o di semi di mais freschi) e dopo che il guscio si è rotto continuare a bollire per 15 minuti. Aggiungere a circa mezzo litro d'acqua e conservare in luogo illuminato senza luce diretta del sole. Quando è a temperatura ambiente aggiungere lo starter di Parameci e attendere qualche settimana finchè la coltura è ben avviata. Ogni due settimane è possibile inserire un paio di chicchi di grano bolliti per mantenere la coltura (in ogni caso è bene riavviare un secondo starter in modo da alternarli).
(fonte http://www.livefoodcultures.com/paramecium.html)

Aggiungere acqua dell'acquario, escrementi di lumaca, materia vegetale morta e lasciare che poca luce solare (pochissimi raggi solari) raggiungano il contenitore tutti i giorni. In pochi giorni dovrebbe diventare opaco o verdastro. E' possibile aspirare pochi grammi dalla superficie facendo attenzione a non raccogliere parti solide o melmose.
(fonte http://www.petfish.net/infu.htm)

Basta prendere del muschio di java e mettero nell'acquario con i piccoli.
(fonte http://www.petfish.net/infu.htm)

A) Riscaldare un litro di acqua e immettere una manciata di fieno quando l'acqua inizia a bollire, far bollire per 15 minuti e lasciar riposare per 2-3 giorni. Aggiungere 25-50 ml di starter che aumenterà di numero nei successivi 10-15 giorni. Quando l'alimentazione degli infusori sarà terminata questi inizieranno a morire.
B) Far bollire 100 ml di acqua e poi far raffreddare, aggiungere all'acqua raffreddata 5 chicchi di grano e lasciar riposare in un piatto aperto per 1-2 giorni dopo di che inoculare la coltura.
C) Come B) ma utilizzare 5 chicchi di riso crudo.
D) Far bollire un uovo e mettere un pizzico di tuorlo (1-4 grammi) in un piccolo contenitore con dell'acqua per scioglierlo bene. Versare in un litro d'acqua (precedentemente bollito e poi raffreddato) e lasciar riposare per due giorni, poi inoculare lo starter.
E) Far bollire 250 ml di acqua per 10 minuti, lasciar raffreddare e aggiungere un pizzico di latte scremato in polvere. Mescolare bene ed inoculare immediatamente lo starter.
F) Far bollire 250 ml di acqua per 10 minuti, lasciar raffreddare e aggiungere 2 grammi di lievito di birra disidratato. Mescolare e lasciar riposare in contenitori aperti per qualche ora prima di inoculare lo starter. Una buona coltura dovrebbe svilupparsi entro una settimana.
(nota: le soluzioni A,D,E sonole migliori per la maggiorparte delle specie di Parameci)

(fonte http://www.microscope-microscope.org/applications/pond-critters/culturing-protozoa.htm)

Consiglio di inserire sempre 1-2 chiocciole nelle colture di Parameci. Per alimentare le colture già avviate basta aggiungere 5-15 fiocchi d'avena o qualche grano di lievito secco (a seconda delle dimensioni del contenitore). Conviene lasciare la coltura al chiuso con un tappo appoggiato sopra per lasciar penetrare un poco di aria ed impedire alla polvere o altri batteri di entrare.
(fonte http://www.worm-cultures.com/paramecium.htm)


Bibliografia

INFUSORIA – Invisible Food for Invisible Fish