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Acquariofilia consapevole

Noi acquriofili siamo RESPONSABILI delle nostre azioni morali od immorali, ma siamo anche responsabili delle azioni dei negozianti e di tutti gli altri operatori di settore perchè finchè facciamo finta di non vedere, loro continueranno a portare avanti i loro interessi calpestando l'etica a scapito di tanti esseri viventi.

NON possiamo continuare a rimanere in silenzio, è giunto il momento di mettere la morale al primo posto.

Campagna contro la vendita di pesci colorati artificialmente.

Boicotta il colore artificiale

Legni da non utilizzare in acquario, lista dei legni la cui raccolta favorisce la deforestazione.


No ai negozianti che tengono i pesci in ambienti non idonei
Bettiere con pesci tenuti in 250 ml di acqua putrida, piranha di 30 cm tenuti in vaschette da 40 litri, e tanti altri maltrattamenti che non possono essere giustificati. NON si può comprare da certi negozianti, e dobbiamo trovare il coraggio di dirglielo in faccia che non saremo loro clienti. Tra l'altro, è possibile consultare il regolamento comunale in merito al mantenimento di animali vivi, che spesso è applicato anche agli stessi negozianti, e se ritenete che vi sia una evidente violazione potete anche fare denuncia all'ufficio competente.

Pesci giganti in acquario

Questa tematica è molto complessa, il mio parere è che bisognerebbe parlare di acquisto consapevole e ragionato: dobbiamo sapere chi stiamo ospitando in acquario.
Non si può comprare un pesce perchè il negoziante di turno ci ha detto che possiamo comprarlo (figuriamoci se ci dice il contrario...)
Non si può comprare un pesce solo perchè "ora" è piccolo poi vedremo
Non è vero che un pesce in un acquario piccolo resta piccolo (e se dovesse succedere questo avverrà ma con conseguenti traumi interni che porteranno ad una lunga sofferenza)
Non possiamo ospitare un pesce in un ambiente che non è adatto al suo stile di vita nell'ambiente naturale, e smettiamola di ascoltare quelle persone che ci dicono che sono allevati cosi quindi ormai sono abituati. Certe caratteristiche fanno parte del bagaglio genetico degli esemplari e un lento riadattamento alle condizioni naturali non può che far bene.
Prima di acquistare un pesce cercate su Seriouslyfish la scheda di allevamento ed assicuratevi di fare la cosa giusta, siate sicuri di garantire all'essere vivente che state per portare a casa vostra il rispetto che merita (approposito, diffidate delle schede scritte in italia soprattutto se non citano la fonte, spesso sono dei copia incolla e chi le compila non sa quasi mai di cosa sta parlando, se non capite l'inglese utilizzate un traduttore).
Non abbiate fretta, informatevi, studiate, cercate di capire, e quando siete sicuri andate a cercare un esemplare in salute (e ricordate di scegliervi i vostri pesci!).

Askoll e i betta nelle bocce da due litri

Leggete la denuncia del C.I.R nei confronti della Askoll che ha avuto la bella idea di basare una campagna pubblicitaria su una vasca da 2 litri proposta come vasca per i betta splendens che non necessita di alcun accessorio. Possiamo fidarci di chi fa prodotti senza pensare al bene degli animali? Quando compriamo un loro prodotto avremo la garanzia che questo porterà beneficio alla vita dei nostri pesci? La risposta è NO, per questo vi dico: la prossima volta che dovrete comprare qualcosa, assicuratevi di NON comprare prodotti Askoll!
Seppure questa segnalazione dei C.I.R. non sia recente, la ditta Askoll continua a vendere il prodotto e continua a promuoverlo come vasca per i betta, quindi ritengo che sia giusto continuare a portare avanti questa denuncia.

Pesci selezionati

Ogni tanto si vede un nuovo pesce in negozio, per poi scoprire che è frutto di selezione, ma cosa comporta la selezione? Per chi conosce un poco di genetica, sa che se per rendere una caratteristica stabile in una popolazione (come ad esempio un colore o una malformazione) bisogna accoppiare tra di loro tutti gli esemplari che hanno quella caratteristica. Quello che fanno gli allevatori in pratica è partire da pochi esemplari ed effettuare soltanto accoppiamenti tra consanguinei, e mentre creano una nuova linea con una caratteristica estetica, quella nuova generazione perderà tante caratteristiche genetiche e si indebolirà sempre di più. Questo è decisamente brutto, eticamente sbagliato e non accettabile. Consideriamo anche un aspetto fondamentale, se una specie ha assunto quella colorazione in natura c'è un motivo, chi siamo noi per decidere che ora deve cambiare la sua natura? Il fatto di "possederlo" non giustifica crudeltà che vadano contro natura. NON comprate pesci con colori innaturali, quando acquistate un pesce informatevi prima di quale è la sua colorazione e forma naturale e cercate di acquistarne uno che sia almeno esteticamente simile ai suoi parenti che vivono in natura.

Pesci wild

Talvolta sembra una moda, o peggio ancora diventa una sorta di collezionismo. Qualcuno ha il coraggio di dire che ormai la maggiorparte dei pesci viene allevato, ma siete veramente sicuri? qualcuno dice l'esatto contrario. E sapete quanti esemplari muoiono per permettere a qualcuno di portare a casa vostra dei pesci catturati in natura? Senza considerare gli ambienti che vengono distrutti per permettere la pesca intensiva di alcune specie...è veramente necessario tutto questo?
Prima di acquistare un pesce informatevi, ci sono specie che non vengono allevate e che vengono soltanto (o comunque prevalentemente) catturate in natura. Non rendetevi partecipi di questo scempio!

Ho conosciuto diverse persone o associazioni che mantengono ceppi selvatici in purezza. Ma cosa vuol dire purezza? Vuol dire che se io ho due esemplari presi in natura alle coordinate X:Y non li faccio accoppiare con altri esemplari, i loro figli si accoppieranno tra di loro, e cosi i figli dei loro figli. Ma questo non ci ricorda il discorso sui pesci selezionati? beh si... e quindi anche per i famosi wild tenuti in purezza abbiamo problematiche relative alla perdita di caratteristiche genetiche. Ha senso questa cosa? La razza ariana non esiste più da tempo, i programmi di mantenimento andrebbero fatti da biologi e non da persone che non hanno competenze specifiche. Ed anche volendo, un programma di mantenimento ha senso se il progetto è a lungo termine, se si coinvolgono enti autorevoli e se si perseguita un obiettivo realizzabile.

Vi piacciono i pesci wild? cercate esemplari con fenotipo wild e assicuratevi che i loro figli possano contribuire al mantenimento della specie tra gli acquariofili senza che si debba tornare in natura a reperire nuovi esemplari, cercate altri allevatori con cui scambiare parte della progenie al fine di evitare accoppiamenti fra consanguinei, aiutate la natura.

Predatori negli acquari

Prima di tutto bisogna ricordare che esistono delle leggi che regolano le tematiche di cui sto per parlare, la mia intenzione è quella di esporre una logica "naturale" e di approfondire l'aspetto della morale.
Parlando con qualche amico di morale e di ciò di cui noi umani ci nutriamo, mi ha stupito il fatto che a volte la sensibilità si ferma a mammiferi e volatili. Mentre secondo qualcuno i pesci possono essere pescati perchè sono più "stupidi". Non è mia intenzione criticare queste affermazioni, bensì voglio prenderle come spunto per farvi capire che alla fine è soltanto questione di sensibilità, ognuno di noi ha una propria sensibilità che lo porta a dispiacersi della violenza nei confronti di una specie piuttosto che di un'altra. La mia sensibilità ad esempio mi porta a considerare alla pari tutte le forme viventi dalle più grandi fino a quelle non visibili ad occhio nudo (e inserisco nelle specie viventi anche le piante, che respirano, si nutrono e crescono come tutti gli altri esseri viventi). Una sensibilità che mi obbliga ad accettare il fatto che una specie si nutra di un'altra (noi umani in primis) vivendo questo aspetto con rispetto. Se gli esseri viventi non si nutrissero l'uno dell'altro non esisterebbe la vita come noi la vediamo.
Perchè questa lunghissima introduzione? Per dire che come noi ci nutriamo di altre forme di vita anche i pesci lo fanno, e non c'è nulla di crudele in tutto ciò. Anzi, sarebbe crudele ospitare un predatore in un acquario ed impedirgli di predare e di nutrirsi di ciò che veramente costituisce il suo cibo naturale.
Come un Otocinclus si nutre di piccole alghe, una Rasbora si nutre di forme di vita molto piccole (crostacei, vermi, pesci appena nati), un Piranha si nutre di altri pesci di piccole dimensioni, uno squalo si nutre di grandi pesci. Per quale motivo dovrebbe essere immorale dare ad uno squalo la possibilità di nutrirsi come fa in natura quando invece non si parla di morale se diamo le larve di zanzara vive ad una rasbora? Esistono forme di vita di serie A e forme di vita di serie B? Un pesce rosso non merita di essere predato mentre una stupida daphnia può essere addentata mentre nuota ignara del suo destino?
Si tratta soltanto di sensibilità, ognuno ha una sensibilità diversa e dovremmo rispettare chi alleva delle forme viventi dando loro la possibilità di nutrirsi come avviene in natura, anche se per qualcun'altro questo può sembrare crudele. Io vi dico che la vera crudeltà è allevare un predatore e non permetterrgli di predare!


A questo punto mi sembra giusto cercare di arrivare ad una conclusione sulla possibilità di allevare grandi
predatori e cercare di sbrogliare questa matassa.
Se ho uno squalo in una vaschetta e appena apre la bocca gli metto un pesce rosso vivo in bocca, questo è crudele, perchè la sofferenza del pesce rosso non ha avuto nessuno scopo.
Se  ho uno squalo in un lago e libero nel lago delle trote per permettere allo squalo di cacciare, la sofferenza delle trote che verranno predate avranno avuto come scopo il permettere allo squalo di vivere in modo naturale mettendo in pratica le sue capacità predatorie.
Quindi quando decidiamo di allestire un acquario per un predatore, dovremmo considerare come volume minimo non solo quello necessario alla sopravvivenza del predatore, ma anche delle sue probabili prede che dovranno vivere come in natura e permettere al predatore di cacciare (con la possibilità di successo o di fallimento). Soltanto in questo modo la predazione di un esemplare vivo sarà utile alla vita di un altro.

Le domande che quindi dovrebbero venire spontanee quando decidete di acquistare un predatore sono:
Ho un ambiente adatto a lui, che gli permetta tra le altre cose di cercare le prede e di predare in modo naturale?
Posso permettermi economicamente di fornirgli cibo vivo consono alla sua alimentazione?
Voglio e posso veramente farlo vivere come merita o lo costringerò a nutrirsi tutta la vita di carne in scatola?
Sono forse uno di quei pagliacci che danno topolini vivi ai piranha al solo scopo di fare i deficienti con gli amici?
La legge mi permette di allevare in modo naturale questa specie e di fornire una alimentazione vera che permetta alla specie di predare come farebbe in natura?

E per tutti coloro che non allevano predatori (anche se mi sembra una mezza utopia), smettetela di piangere quando un leone cattura una gazzella, nessuno vi da il diritto di scegliere per le altre specie cosa è giusto e cosa no. Osservate in silenzio perchè questa è la natura, uno spettacolo cruento che prima o poi per colpa della nostra idiozia non potremo più vedere.

Qualcuno potrà leggere questa pagina e chiedersi quali pesci dovremmo allevare

La mia risposta è: alleviamo pesci che siano stati riprodotti in cattività, che non presentano nel fenotipo caratteristiche aberranti a causa di selezioni innaturali (e quindi abbiano un fenotipo il più possibile naturale) e che possiamo ospitare in un acquario che costituisca per loro un ambiente naturale rispettoso delle loro esigenze.

Pesci in acquario fin dal primo giorno, le vittime dell'acquascaping

Purtroppo nel fenomeno dell'acquascaping non tutti trattano come dovrebbero gli esseri viventi, ed ecco che qualcuno quando si tratta di partecipare ad un concorso per il quale si lavora molti mesi non ci si fa scrupolo ed inserisce fin dal primo giorno (senza attendere la maturazione del filtro) alcune specie che dovranno affrontare lo stress della gestione soltanto perchè potrebbero aiutare a tenere sotto controllo le alghe.
Tra le specie più utilizzate abbiamo:
Caridina multidentata (ex Japonica) che un certo Amano ha deciso di promuovere con il suo lavoro, aumentando il fenomeno della cattura in natura di questa specie che non può essere riprodotta in cattività favorendo come al solito l'impoverimento degli ambienti naturali.
Otocinclus sp. di cui possiamo dire che alcune specie sono a rischio estinzione proprio per l'utilizzo in ambito acquariofilo e soltanto recentemente sembra che si stia riuscendo nella riproduzione in cattività
Crossocheilus siamensis che sono i più sfortunati, perchè quando crescono troppo non fanno più distinzione tra alghe e piante, e quindi non sono più "utili" agli acquascapers che ovviamente dovranno "liberarsene".