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20 dicembre 2014

Microworms


Microworms
Microworms


I Microworms (Panagrellus sp.) sono nematodi di colore biancastro lunghi circa 2-3 mm e larghi circa 0,2 mm che si nutrono di batteri che si sviluppano dalla decomposizione di materia organica. Si riproducono sessualmente (i maschi sono sempre in numero minore delle femmine e sono leggermente più piccoli) e sono fertili già dopo 3 giorni producendo ogni 1-1,5 giorni da 10 a 40 piccoli che vivranno per circa 20-25 giorni. Ogni femmina produce circa 300 giovani durante la sua vita, una coltura avviata correttamente è pronta in 3-4 giorni.

I Microworms vivi contengono il 76% di acqua, il 9,6% di proteine, il 4,8% di grassi e vengono utilizzati per alimentare gli avannotti di piccoli pesci quando i nauplii di artemia sono ancora troppo grandi per essere somministrati. Io utilizzo i Microworms anche per alimentare pesci adulti come Trigonostigma espei, Celestichthys margaritatus ed altri pesci di piccole dimensioni somministrandoli 1-2 volte a settimana. 


I Microworms rimangono vivi in acqua dolce per più di 20 ore quindi sono meno problematici della Artemia salina che invece muore dopo poco tempo e questo li rende migliori dell'Artemia salina soprattutto se vengono somministrati in una vasca senza fondo e i nostri pesci potranno andare sul fondo della vasca per nutrirsi. In questo caso avremo una notevole riduzione dell'incquinamento e potremo garantire ai piccoli una prolungata fonte di cibo vivo anche in nostra assenza.


Valori nutrizionali dei Microworms e tecniche di arricchimento



I valori nutrizionali dei Microworms secondo la FAO sono:
  • Profilo amminoacidico simile a quello di Artemia salina
  • Contenuto di EPA pari a circa un terzo di quello di Artemia salina
  • Contenuto di DHA uguale o di poco superiore a quello di Artemia salina
Riporto anche la tabella per il confronto delle proteine e della composizione di amminoacidi (quest'ultima espressa come percentuale sul peso totale degli amminoacidi) tra Microworms (nello specifico Panagrellus redivivus) e Artemia salina:



P. redivivus
Artemia
Proteine
48.3
61.6
Amminoacidi

ILE
5.1
3.8
LEU
7.7
8.9
MET
2.2
1.3
PHE
4.7
4.9
TYR
3.2
5.4
THR
4.7
2.5
TRY
1.5

VAL
6.4
4.7
LYS
7.9
8.9
ARG
6.6
7.3
HIS
2.9
1.9
ALA
8.8
6.0
ASP
11.0
11.2
GLU
12.8
12.9
GLY
6.4
5.0
PRO
5.4
6.9
SER
3.7
6.7

Sempre la FAO ci conferma la possibilità di migliorare il valore alimentare dei Microworms con la tecnica del bio-incapsulamento, ovvero quello di lasciar nutrire i Microworms di un integratore alimentare che migliorerà temporaneamente il contenuto alimentare dei Microworms. Il bio-incapsulamento viene definito diretto se l'integratore alimentare viene aggiunto direttamente alla coltura, o indiretto se l'integratore alimentare viene somministrato mettendo alcuni Microworms in una emulsione di tale integratore.


Nell'esempio riportato dalla FAO (ma penso questo possa essere valido anche in altri casi purchè vengano rispettate le stesse percentuali e gli stessi tempi di somministrazione) con un 30% di integratore ed un 70% di base di cereali in acqua il trattamento di circa 4 ore porta i nematodi ad assimilare circa 0,25 mg di integratore per individuo.


Bisogna aggiungere che la tecnica di bio-incapsulamento è utile anche per integrare i Microworms con dei farmaci per curare o vaccinare o composti per immunostimolare tramite alimentazione.


Il contenitore ideale per la coltura di Microworms


Il contenitore ideale per la coltura di Microworms è alto da 10 a 20 cm perchè i microworms non devono arrivare in cima e deve essere largo tra i 12 e i 20 cm per permettere una semplice gestione. Solitamente si utilizzano i contenitori per alimenti in plastica, il mio consiglio è di avere contenitori sufficientemente trasparenti per poterli controllare senza dover rimuovere il coperchio.


Bisogna utilizzare almeno due contenitori per alternare l'avvio delle colture nel tempo, nel caso sia necessario disporre di molti Microworms conviene utilizzare contenitori leggermente più stretti ed aumentare il numero di contenitori per ottenere una raccolta maggiore a parità di spazio totale occupato.

un classico contenitore per alimenti, ideale per una coltura di Microworms
un classico contenitore per alimenti, ideale per una coltura di Microworms

Areare la coltura è necessario affinchè questa non collassi troppo presto, da tempo mi ripropongo di modificare il coperchio dei miei contenitori ma ho sempre altro da fare, per questo mi limito ad appoggiare il coperchio sul contenitore senza chiuderlo. Questo sistema è efficace perchè basta pochissima aria per mantenere i Microworms ma ha come controindicazione il rischio che qualcuno, urtando il contenitore, faccia cadere tutto in terra.

Il sistema più sicuro per areare il contenitore per la coltura di Microworms mantenendo il contenitore chiuso è quello di forare il coperchio e di utilizzare qualcosa per far passare l'aria ma non la polvere, e soprattutto imperire l'ingresso a mosche e moscerini.

La prima idea che mi è venuta è quella di fare piccoli fori di circa 5 mm sul coperchio (circa 4-5 fori) e di tapparli con della lana di perlon incastrata e leggermente pressata.

Un sistema un poco più complesso potrebbe prevedere un unico foro di circa 1-2 cm coperto con un doppio strato di "tessuto non tessuto" che dovrà essere fissato sul coperchio con del silicone o con una pistola per colla a caldo.

Come preparare la coltura di Microworms 


Prima di tutto serve una base di cereali non trattati, colorati, o insaporiti. Insomma dobbiamo evitare qualsiasi possibile sostanza che potrebbe essere velenosa per i Microworms o per i batteri che costituiranno il loro nutrimento) deve essere bagnata e possibilmente. Personalmente preferisco i fiocchi d'avena naturali perchè sono economici e facili da dosare, qualcuno utilizza i cereali integrali Weetabix con successo, ma essendo un prodotto lavorato il costo probabilmente sarà più alto (anche di poco) e ho un poco di diffidenza personale.

Basta riempire il nostro contenitore con circa 1 cm di cereali e poi bagnarli gradualmente finchè non avranno assorbito l'acqua quasi totalmente. Io utilizzo acqua di osmosi, si può utilizzare anche acqua di rubinetto decantata per almeno 24-48 ore mentre eviterei acqua proveniente dall'acquario o altre fonti non sicure per evitare di contaminare la coltura (a meno che non decidiate di bollirla).

A questo punto si prende un quinto di lievito di birra e lo si sbriciola sulla superficie del composto, se i pezzi sono troppo grandi conviene mescolare bene con un cucchiaio (ben sciacquato per evitare residui di sapone). Ora è possibile inserire lo starter preso da una coltura già avviata, io lo inserisco il giorno dopo sia per controllare la densità del composto (se è troppo asciutto lo bagno un poco, se è troppo bagnato ci poggio sopra un poco di fiocchi d'avena) sia per permettere al lievito di birra di spandersi su tutta la superficie.

Il lievito di birra oltre ad essere un buon alimento per i Microworms dovrebbe inibire la formazione di funghi nematocidi, delle specie di funghi specializzati nella cattura di nematodi come i Microworms, che poi vengono uccisi per formare il nutrimento di cui questi funghi si nutrono. (fonte: www.fao.org)

coltura di Microworms preparata da una settimana
coltura di Microworms preparata da una settimana

Subito dopo aver inserito l'inuculo bisogna pulire i bordi interni del contenitore con un tovagliolo di carta umido, così quando raccoglieremo i Microworms eviteremo di raccogliere anche materia organica.

Se volete velocizzare un poco la prima fase potete mettere i cereali (o anche soltanto una parte di essi) in un bicchiere con dell'acqua nel microonde finchè il composto non è bollente, a questo punto mescolate con un cucchiaio e lasciate raffreddare. Questo passaggio rompe alcuni legami chimici delle sostanze organiche che compongono i cereali, causando una più rapida decomposizione. Lasciate raffreddare prima di mettere nel contenitore con il resto del composto.

La manutenzione di una coltura di Microworms 


Il contenitore per la coltura di Microworms va tenuto in casa a temperatura ambiente in un ambiente abbastanza luminoso (evitando la luce diretta del sole).

Qualcuno consiglia di mescolare la coltura ogni tanto per portare in superficie i cereali non consumati dai batteri ma non so quanto questo sia utile. Altri consigliano di integrare la coltura con cereali, acqua d'osmosi e lievito di birra (anche settimanalmente) per prolungarne la durata. Se questi sistemi siano realmente efficaci non sono in grado di dirlo ma sulla carta sono idee valide, per quel che mi riguarda ottenendo colture fiorenti che durano fino a 45 giorni trovo più semplice riavviarle da zero al loro termine.

Molto importante è valutare settimanalmente la densità della pappetta che utilizziamo, se è troppo liquida possiamo aggiungere dei fiocchi d'avena (o quello che preferite) sulla superficie, oppure potete lasciare una spugna nella coltura per 1 giorno per rimuovere parte dell'acqua. Se invece è troppo asciutta possiamo diluirla leggermente facendo attenzione a versare al massimo 10-15 ml di acqua al giorno per evitare di esagerare.

i Microworms salgono sui bordi del contenitore
i Microworms salgono sui bordi del contenitore

Il giusto rapporto tra acqua e fiocchi d'avena permetterà ai Microworms non solo di proliferare bene, ma anche di salire in modo efficace sui bordi del contenitore, quindi valutate sempre quanti Microworms ci sono sui bordi per capire se la coltura sta funzionando bene.

La raccolta dei Microworms 


Si può utilizzare uno stecco di legno pulito od un cotton fioc oppure un pennello, tutte le soluzioni sono buone purchè si utilizzi un accessorio pulito per evitare di contaminare la coltura. Io faccio con un dito perchè raccolgo soltanto i Microworms che si spostano molto in alto in zone pulite per poterli somministrare senza doverli sciacquare, molti accessori sarebbero poco efficaci dove i Microworms sono troppo diradati.

Se desiderate sciacquare i Microworms conviene deporli in acqua in un bicchiere sufficientemente profondo e con il fondo stretto e poi raccoglierli con una siringa senza ago prolungata con un tubicino per areatori. Quando i Microworms vengono rilasciati in acqua questi affondano più velocemente delle particelle di materia organica in decomposizione che rimarranno in parte in sospensione, in questo modo raccogliendo dal fondo si può ottenere una pulizia soddisfacente (anche se non completa).

Un altro sistema è quello di utilizzare un setaccio per naupli di artemie dove è possibile sciacquare i Microworms ripetutamente con un getto d'acqua delicato, questo sistema è sicuramente il più efficace ma decisamente complesso e spesso inutile a meno che non sia necessario per qualche motivo particolare (ad esempio se teniamo pesci appena nati in vaschette troppo piccole e vogliamo ridurre al massimo l'inquinamento). Eviterei di utilizzare acqua di rubinetto a meno che non la abbiamo fatta riposare per almeno 24h per evitare di uccidere i Microworms prima di somministrarli.

Quando riavviare la coltura di Microworms 


Il primo consiglio è quello di avviare due colture a distanza di 10-15 giorni l'una dall'altra in questo modo quando una coltura collasserà l'altra sarà perfettamente funzionante. Considerate che una coltura dovrebbe durare almeno 30 giorni.

un contenitore trasparente permette di controllare la coltura di Microworms
un contenitore trasparente permette di controllare la coltura di Microworms

Controllando il contenitore dall'esterno possiamo valutare se insorgono problematiche, in particolar modo qando il fondo diventa scuro vuol dire che i batteri sono arrivati ovunque e quindi il cibo per i Microworms potrebbe terminare entro pochi giorni.

Un atro caso in cui conviene riavviare una coltura è quando questa sta collassando senza un apparente motivo e non riusciamo a trovare una soluzione.

Curiosità sui Microworms


Tre scienziati israeliani hanno sperimentare per il Ministero dell'Agricoltura per scoprire i tassi di crescita ottimali di P. redivivus per l'uso in acquacoltura, e hanno scoperto che l'allevamento di Microworms a vari livelli di salinità può renderli più adatti per le larve dei pesci che richiedono livelli di salinità simili per una crescita ottimale. L'acqua salmastra è risultata essere la soluzione migliore per aumentare i livelli di salinità nei Microworms. Sul sito www.skepticalaquarist.com l'autore consiglia un pizzico di sale e un poco di aceto di sidro per contrastare le muffe e far durare di più la coltura. Non sono però molto convinto di questa procedura, questa quantità di sale farà bene ai pesci d'acqua dolce?


Bibliografia 


http://www.aces.edu/dept/fisheries/aquaculture/documents/CultureofMicroworms.pdf
 
http://www.fao.org/docrep/003/W3732E/w3732e0y.htm#6.2.%20Nematodes
 
http://debunix.net/fish/Microworms.html
 
http://www.skepticalaquarist.com/microworms

http://nematol.unh.edu/paper/StockNadler2006NEMA.pdf

http://www.fishchannel.com/freshwater-aquariums/fish-food/microworms.aspx

http://www.livefoodcultures.com/microworms_printversion.html

http://aqualandpetsplus.com/Live%20Food,%20Microworms.htm

http://www.honoluluaquariumsociety.org/food_for_fry.htm

http://www.waynesthisandthat.com/microworms.htm